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Viaggiare con i bambini, è fattibile? Pt. 1 Londra

Chiariamo subito un punto tagliando definitamente la testa al toro. Non sono madre, MA. C’è sempre un ma. Vi racconto dunque la mia storia molto rapidamente. Sono stata figlia unica di un matrimonio andato a male per 15 lunghi anni, dopo di che, dal secondo matrimonio di mia madre, sono nati -in ordine- Daniele e Marco. Il loro papà è fuori casa tutto il giorno 6 giorni su 7 e io sono sempre stata ben felice di aiutare mia madre nella crescita dei miei fratelli (dal portarli a scuola, fargli fare i compiti, parlare con le maestre, portarli in palestra ecc.). Ciliegina sulla torta, da 7 anni insegno gioco danza a bambini dai 3 anni in su, e, per non farmi mancare nulla, per un periodo ho fatto anche il coraggioso mestiere dell’animatrice. Per farla breve: ho la sindrome di Mary Poppins. 

Dopo anni di avventure in viaggio sono riuscita a convincere mia madre a fare una trasferta tutti insieme fuori dall’Italia. Quando ci muoviamo siamo in cinque, quindi, per risparmiare, abbiamo scelto di approfittare delle allettanti offerte di Ryanair e siamo volati a Londra. Ho scelto appositamente una città che già conoscevo bene per avere la possibilità di muoverci con più destrezza (visto che mi ritrovavo a fare un po’ da Cicerone). 

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Andiamo per punti, ecco come ho affrontato ogni possibile “problematica”. 

  1. Cibo: diamo agli inglesi le buone maniere ma non il buon cibo. Il primo dilemma era proprio questo. Non tanto per un discorso qualità/prezzo, ma perché non tutti i bambini amano assaggiare nuovi sapori o adattarsi a nuove cucine. Abbiamo risolto prenotando un appartamento, in questo modo potevamo fare colazione e cena a casa (cercando di imitare il più possibile le abitudini italiane) e per il pranzo preparavamo pranzi al sacco. Oltre all’indiscutibile risparmio abbiamo raggirato le classiche catene fast food e anche eventuali capricci. E’ vero che provare cibo diverso fa parte del viaggio, ma piuttosto che sentire lamentele – credetemi, i nostri sono davvero difficili di gusti, anche a casa – abbiamo scelto questa opzione. 
  2. Clima: la pioggia è l’elemento di Londra. Inoltre noi eravamo lì nel mese di Marzo, un mese ancora instabile dal punto di vista del clima. Abbiamo optato per indumenti non troppo pesanti ma coperti con giacche a vento o piumini e, per smorzare l’esposizione alle intemperie abbiamo visitato i musei (tutti rigorosamente con ingresso gratuito). 
  3. Musei: i bambini si annoiano in un museo?? Sbagliatissimo. Provate a portarli al Science Museum, e vi troverete a giocare anche voi adulti! O ancora visitate il Natural History Museum, tra giganteschi dinosauri e animali di ogni tipo sfido a non rimanere a bocca aperta !E inoltre…. La sala principale (entrando da Cromwell Road) non vi ricorda una famosa scuola di magia? Il trucco è usare un po’ di fantasia e solleticare la curiosità dei più giovani: preparatevi un percorso prima di entrare (potrebbero stancarsi vagando senza meta, e i musei sono veramente enormi) e organizzate dei piccoli giochi da fare durante la visita (la caccia al tesoro potrebbe essere un’ottima idea, dove il tesoro è un’opera esposta e poi racconterete sua la storia)
  4. Spostamenti: portate dei bambini al parco e non si stancheranno mai di correre su e giù a destra e sinistra, portateli a spasso per un sightseeing e si lamenteranno ogni secondo (provare per credere). La metropolitana sarà una valida alleata, ma se passate tutto il tempo sotto terra finite per vedere ben poco della città, quindi limitatevi agli spostamenti più lunghi ed eventualmente utilizzate gli autobus, quelli a due piani li troveranno divertentissimi!! 
  5. Harry Potter: chiamatelo pure protagonista assoluto di Londra, allora perché non andare a vedere qualche posto che ha fatto da sfondo alle scene del film? Avete due alternative: visitare gli studios (alternativa più dispendiosa ma ne vale veramente la pena)  oppure cercare i luoghi in giro per la città: Binario 9 e 3/4,Il rettilario del London Zoo, Diagon Alley a Leadnhall Market ,Gringotts Bank all’Australia House, e altri posti che potete trovare qui .
  6. Giocare è una cosa seria: tutti da Hamley’s, il più famoso negozio di giocattoli! Anche gli adulti se perderanno incantati in questo paese dei balocchi, noi non riuscivamo più ad uscire, e i bambini erano letteralmente estasiati. Ma non finisce qui, perché non andare a giocare con qualche scoiattolo? No, non sto scherzando, fatevi avvicinare da qualche simpatico scoiattolo a St. James Park o Hide Park, o ancora andate a trovare Peter Pan al Kensington Garden! 

Londra si presta benissimo come meta da visitare con i bambini, ci sono tantissime attività da fare  che non ho messo nell’elenco: visitare Madame Toussaud (il museo delle cere, dove potranno incontrare i loro super eroi preferiti), entrare nella casa di Sherlock Holmes e risolvere qualche caso misterioso, vedere il mondo acquatico da vicino all’acquario… Londra è veramente la meta ideale per divertirsi tutti insieme. Infatti questa è stata quasi una sfida facile… e Parigi? La città dell’amore può essere anche una città per bambini e (alziamo l’asticella) senza giocarsi la carta Disneyland? Certo che si! Ma questo… ve lo racconterò un’altra volta! 

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Sta arrivando #tuttelestradeportanoaTrilussa

E’ in cantiere un piccolo progetto, ideato da me e messo a punto da tante bellissime persone che mi vogliono un mondo di bene. Un progetto che unisce tre realtà che mi riguardano, sintetizzate all’interno di tanti singoli scatti: la fotografia, la poesia e Roma.

#tuttelestradeportanoaTrilussa è una passeggiata tra le vie della Capitale, una contestualizzazione delle poesie di Trilussa all’interno di una cornice fatta di situazioni tipicamente romane, panorami e scorci. Una cartolina nella cartolina, se così vogliamo definirlo.

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Ma prima… arriverà una versione di minore di questo lavoro, una prova generale, fatta di meno scatti e ambientata in quella che, da un po’ di anni, è diventata la mia seconda casa, la città dove mi rinchiudo ogni tanto: Londra. Tra le strade di questa città porterò Wordsworth, Shakespeare, Keats, Shelley, Blake e molti altri autori.

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Stay Tuned ❤

Nel frattempo sono in arrivo altri post viaggerecci e chiacchiericci!

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Gita per potteriani

IL MOMENTO GIUSTO PER ANDARE AGLI STUDIOS

Per tutti colo che hanno sempre pensato di non riuscire a visitare gli studios di Harry Potter a Londra per il prezzo troppo alto beh.. è arrivato il momento di partire! Stavo guardando il sito degli studios perché probabilmente ci tornerò in primavera con la mia famiglia e ho pensato che ora come ora con la questione del Brexit i prezzi con il cambio dovrebbero essere più bassi.. E INFATTI E’ COSI’! Quando sono andata la prima volta ho pagato il biglietto singolo nella versione più basica (senza audioguida o foto ricordo ecc., supplementi che RICORDO comunque si possono aggiungere una volta arrivati lì) pagai quasi 50€. Ora il prezzo del biglietto singolo per un adulto è sempre di 35 Sterline ma con il cambio sono 35€.

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Certamente non è regalato ma di sicuro è più abbordabile e potete investire il risparmio su altre attrazioni oppure sui “plus” della audioguida, foto ricordo, video ricordo ecc. o ancora negli shop all’interno. Quindi carissimi fan di Harry Potter sfoderate bacchette, entusiasmo e documenti, che è ora di andare a trovare i compagni di Hogwarts!

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Postcard From London

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I wandered lonely as a cloud
That floats on high o’er vales and hills,
When all at once I saw a crowd,
A host, of golden daffodils;
Beside the lake, beneath the trees,
Fluttering and dancing in the breeze.

Continuous as the stars that shine
And twinkle on the Milky Way,
They stretched in never-ending line
Along the margin of a bay:
Ten thousand saw I at a glance,
Tossing their heads in sprightly dance.

The waves beside them danced, but they
Out-did the sparkling waves in glee:
A Poet could not but be gay,
In such a jocund company:
I gazed–and gazed–but little thought
What wealth the show to me had brought:

For oft, when on my couch I lie
In vacant or in pensive mood,
They flash upon that inward eye
Which is the bliss of solitude;
And then my heart with pleasure fills,
And dances with the daffodils.

                                                                                                                     di